Il 10 aprile scorso, la Giornata della Ricerca Italiana all’UNESCO è stata dedicata alle celebrazioni del 60° anniversario del Centro Internazionale di Fisica Teorica (ICTP). Fondato nel 1964 a Trieste dal Premio Nobel per la Fisica Abdus Salam, l’ICTP è l’unico Istituto UNESCO di categoria I nel settore delle Scienze Naturali. Il centro è gestito congiuntamente dall’UNESCO, dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA) e dall’Italia, che ne è anche il principale finanziatore.
La cerimonia ha visto la partecipazione del Professor Serge Haroche, Premio Nobel per la Fisica 2012, che nel suo intervento ha sottolineato il collegamento indissolubile tra la ricerca teorica motivata dalla pura curiosità (blue sky research) e la ricerca applicata, volta a raggiungere innovazioni tecnologiche e risultati economici. Il Professor Atish Dabholkar, Direttore dell’ICTP, ha moderato una tavola rotonda tra giovani ricercatrici formatesi all’ICTP, approfondendo tematiche in stretta sintonia con le priorità dell’UNESCO, come il ruolo cruciale della scienza per il superamento delle barriere di genere e la promozione dello sviluppo in Africa, dove negli ultimi anni l’ICTP ha finanziato più di 100 iniziative di cooperazione scientifica.
L’ICTP incarna da sessant’anni una priorità nell’ambito delle politiche nazionali di sostegno alla ricerca scientifica, oltre ad essere un Centro di Categoria 1 dell’Unesco, ossia una struttura che è parte integrante dell’Organizzazione. Con l’evento del 10 aprile scorso, l’Italia ha rinnovato il proprio impegno per il futuro del Centro e invitato a tutti gli Stati membri dell’UNESCO a sfruttare al meglio questa importante piattaforma di sviluppo del sapere lungo le direttrici strategiche dell’Organizzazione, come la priorità per l’Africa e l’eguaglianza di genere.