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Diplomazia scientifica

La cooperazione internazionale a livello scientifico è essenziale non solo per gli avanzamenti nella ricerca e per assicurare lo sviluppo sostenibile, ma soprattutto per la costruzione della pace.

È con queste finalità che L’UNESCO promuove la cooperazione scientifica nell’interesse della pace, dello sviluppo sostenibile e della sicurezza umana. È l’unica agenzia specializzata delle Nazioni Unite con un mandato specifico per la scienza.

L’UNESCO lavora per assistere i Paesi negli investimenti in campo scientifico e tecnologico (STI), per accompagnarli nella progettazione di politiche di ricerca nazionali e per costruire una capacità di valutazione dei risultati attraverso la definizione di indicatori e statistiche (sistema STI).

 

All’interno del settore Scienza vi sono tre aree principali:

  • Scienza e tecnologia, che si concentra sulle politiche e le strategie di riforma dei sistemi scientifici;
  • Ambiente, che promuove la sicurezza delle acque, la conservazione delle risorse della biosfera e educa gli individui ad un rapporto più rispettoso con la natura;
  • Oceani, che sostiene la ricerca marina, i sistemi di osservazione e la capacità di comprendere e gestire efficacemente le risorse del mare e le zone costiere.

 

L’Unesco definisce e realizza le proprie attività principalmente attraverso i seguenti programmi scientifici internazionali (ISPs):

 

International Hydrological Programme (IHP)

Il Programma Idrologico Internazionale (IHP, International Hydrological Programme) è il programma scientifico intergovernativo dell’UNESCO che si propone di promuovere e diffondere la conoscenza scientifica, la formazione tecnica e gli indirizzi  necessari per una gestione idrica che sia al tempo stesso efficiente, responsabile e eco-sostenibile. L’IHP è sempre più attivamente presente nelle strategie e nei programmi di sviluppo per impedire l’insorgere di conflitti internazionali e locali riguardanti le risorse idriche.

 

Intergovernmental Oceanographic Commission (IOC)

La Commissione Oceanografica Intergovernativa (COI) dell’UNESCO è l’unica organizzazione del sistema ONU competente per la ricerca marina. E’ un organismo fondato nel 1960, che attualmente conta 148 Paesi membri e che ha l’obiettivo di promuovere la cooperazione internazionale e il coordinamento dei programmi di ricerca nel campo delle scienze oceanografiche al fine di migliorare la gestione, lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente marino. L’organo principale della IOC è il Consiglio Esecutivo, composto da 40 Paesi membri, rappresentativi dei vari gruppi regionali, che si rinnova in toto ogni due anni.

A giugno 2017, l’Italia è rientrata nel Consiglio Esecutivo della IOC, dopo oltre dieci anni di assenza, grazie ad un positivo risultato elettorale ottenuto nel corso della 29ma sessione dell’Assemblea dei Paesi Membri della Commissione. La rappresentante italiana nel Consiglio Esecutivo è la Dott.ssa Rosalia Santoleri del CNR, attuale Presidente della Commissione Oceanografica Italiana.

L’Italia, inoltre, fa parte del Gruppo Intergovernativo di Coordinamento del sistema di allarme e di mitigazione tsunami nell‘Atlantico nord-orientale, nel Mediterraneo e nei mari connessi (ICG/NEAMTWS), istituito per la prima volta nel 2005 sotto l’egida della IOC. Il Centro Allerta Tsunami dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è accreditato come IOC “Tsunami Service Provider del Mediterraneo”.

 

Man and the Biosphere Programme (MAB)

Il Programma “L’uomo e la biosfera”, Man and the Biosphere – MAB , è un programma scientifico intergovernativo avviato dall’UNESCO nel 1971 per sostenere un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente attraverso la tutela della biodiversità e le buone pratiche dello Sviluppo Sostenibile. Tra le sue finalità rientrano, in particolare: la promozione della cooperazione scientifica, la ricerca interdisciplinare per la tutela delle risorse naturali, la gestione degli ecosistemi naturali e urbani, l’istituzione di parchi, riserve ed aree naturali protette.

Il Programma MAB include al suo interno le Riserve della Biosfera, che comprendono ecosistemi terrestri, marini/costieri o una combinazione degli stessi. Le Riserve promuovono attività di cooperazione scientifica, ricerca interdisciplinare e sostenibilità ambientale nel pieno coinvolgimento delle comunità locali. Esse rappresentano esempi di best practice nell’ottica dello sviluppo sostenibile e della interazione tra sistema sociale e sistema ecologico.

Il Network mondiale delle Riserve della Biosfera comprende attualmente 686 Riserve della Biosfera di cui 17 in Italia.

 

International Geosciences Programme (IGCP)

Una migliore comprensione della Terra è essenziale per la diversità della vita e del futuro della società umana. Le scienze della Terra sono le risposte chiave alle sfide che dobbiamo superare per preservare il nostro ambiente e assicurare uno sviluppo sostenibile.

Da oltre quarant’anni, l’UNESCO lavora con l’Unione Internazionale per le Scienze Geologiche (IUGS) per mobilitare la cooperazione globale nelle scienze della Terra attraverso IGCP. Questo programma ha fornito una piattaforma per gli scienziati di tutto il mondo per spingere le frontiere della conoscenza in avanti attraverso progetti concreti.

Nei primi anni, il programma ha migliorato lo scambio scientifico attraverso la correlazione di strati geologici e dati di ricerca, concentrandosi sulla ricerca geo-scientifica fondamentale e sul collegamento tra eventi in tutta la storia della Terra.

Il programma concentra i propri lavori su cinque temi conduttori:

• Risorse della terra: sostenere la nostra società

• Global Change: Evidenza dal record geologico

• Geohazards: ridurre i rischi

• Idrogeologia: Geoscienza del ciclo dell’acqua

• Geodinamica: controllare il nostro ambiente

 

International Basic Sciences Programme (IBSP)

Il programma internazionale delle scienze basilari (IBSP) è un programma multidisciplinare internazionale istituito dagli Stati membri dell’UNESCO per rafforzare la cooperazione intergovernativa e la cooperazione tra le principali Organizzazioni attive nel settore della scienza al fine di rafforzare le capacità nazionali nelle scienze basilari e nell’istruzione scientifica. Il programma si concentra sulla promozione di iniziative specifiche che coinvolgono una rete di centri di eccellenza nazionali o regionali, o centri di riferimento nelle scienze di base. La promozione della cooperazione nord-sud e sud-sud è alla base della strategia del programma, condotta in collaborazione con l’Accademia mondiale delle scienze (TWAS), il Consiglio internazionale per la scienza (ICSU), l’Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e altri centri scientifici, OIG e ONG.

Il comitato scientifico internazionale di IBSP, istituito dal Direttore Generale dell’UNESCO, raccomanda i progetti da realizzare e sostenuti dall’IBSP in tutto il mondo. Dall’inizio delle attività dell’IBSP nel 2005, circa 40 progetti sono stati avviati e realizzati all’interno del Programma. Questi progetti si sono concentrati sulla creazione di capacità in settori chiave selezionati delle scienze fisiche e biologiche e sulla promozione della sperimentazione nell’istruzione scientifica utilizzando kit di microscienza per l’insegnamento di diverse discipline di base nelle scuole e nelle istituzioni di istruzione superiore. Attualmente, sono state esplorate opportunità per un numero limitato di nuove importanti iniziative IBSP, continuando il dialogo e la consultazione con gli Stati membri e le organizzazioni partner nel programma di scienze di base.

 

II Programma mondiale per la valutazione dello stato delle risorse idriche (Wwap)

Fondato nel 2000 e coordinato dall’UNESCO, è il programma di punta delle Nazioni Unite per la valutazione e monitoraggio dello stato globale delle risorse idriche del pianeta. Dal 2007 ha sede a Villa La Colombella (Perugia), grazie alla cooperazione tra UNESCO, Regione Umbria, Governo italiano e Università per Stranieri di Perugia. Una delle principali attività in cui il Programma WWAP è impegnato è il coordinamento del Rapporto mondiale delle Nazioni Unite sulla valorizzazione delle risorse idriche (WWDR): pubblicato annualmente, il WWDR è il principale rapporto delle Nazioni Unite sul tema dell’acqua e fornisce gli strumenti adeguati per un utilizzo durevole delle risorse idriche. L’elaborazione del Rapporto, coordinato dal WWAP dell’UNESCO, è uno sforzo congiunto messo in atto dalle 31 Agenzie delle Nazioni Unite che insieme costituiscono il sistema UN – Water, operando in partenariato con i Governi, le Organizzazioni Internazionali, le ONG e altre parti coinvolte.

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