L’UNESCO è l’unica organizzazione delle Nazioni Unite con specifico mandato nel campo della cultura. Tradizionalmente è proprio il settore della cultura l’ambito di maggiore visibilità e di riconosciuta competenza dell’Organizzazione.
L’UNESCO è infatti in prima linea sul piano internazionale:
– per i programmi di salvaguardia del patrimonio materiale e immateriale, intesi quali strumenti per favorire il dialogo e garantire la pace
– per le attività di tutela dei beni culturali in aree di crisi e di protezione delle identità culturali
– per l’azione di contrasto al traffico illecito dei beni trafugati e utilizzati quale fonte di finanziamento per attività terroristiche.
Per la realizzazione di questi obiettivi, l’UNESCO dispone di un importante sistema normativo, ben sei convenzioni internazionali, tutte ratificate dall’Italia, che costituiscono una piattaforma globale di cooperazione internazionale fondata sul rispetto della diversità culturale e dei diritti umani.
- Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato (1954)
- Convenzione concernente le misure da adottare per vietare e impedire l’illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali (1970)
- Convenzione per la protezione del patrimonio mondiale culturale e naturale (1972)
- Convenzione per la protezione del patrimonio culturale subacqueo (2001)
- Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003)
- Convenzione per la protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali (2005)
Un tema fondamentale che nel corso degli ultimi anni è al centro di tutta l’azione dell’UNESCO nel campo culturale – e che attraversa in filigrana tutti i programmi del settore – è la consapevolezza che la cultura è una componente essenziale di ogni forma di sviluppo sostenibile, come peraltro sottolineato nelle risoluzioni 69/230 (2014) e 70/214 (2015) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Il binomio cultura e sviluppo sostenibile è infatti il pilastro intorno al quale si riuniscono la dimensione intellettuale e quella economico-produttiva, con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita degli individui e di assicurare ritorni concreti al sistema paese. Il peso della cultura nel processo di crescita economica delle nostre società è ormai provato da una serie di indicatori che possono “misurare” la ricchezza generata dal settore culturale nei diversi Paesi del mondo.
L’altro tema di grande attualità nel settore della Cultura, al quale l’Italia ha fornito un sostegno sostanziale è la tutela del patrimonio culturale nelle aree di crisi e di conflitto.
A seguito degli attacchi deliberati nei confronti del patrimonio culturale di popoli e nazioni, l’’UNESCO avvia nel 2015 una campagna di sensibilizzazione mondiale su questi temi, Unite4Heritage, e rivolge un appello alla Comunità Internazionale per la ricerca di soluzioni ed interventi condivisi.
Nella consapevolezza che ogni atto contro il patrimonio rappresenta una minaccia alla pace e alla sicurezza mondiale perché cancella le radici della civiltà e l’identità dei popoli, il settore Cultura dell’UNESCO interviene sistematicamente, con l’appoggio degli Stati membri, per la protezione del patrimonio e del pluralismo culturale. Un ufficio appositamente dedicato alla gestione dell’emergenza (Emergency Preparedness and Response Unit) è stato recentemente istituito al suo interno.