L’UNESCO, nel più ampio contesto dell’impegno in favore della libertà di espressione, svolge un ruolo di primo piano nel sistema Nazioni Unite sul tema della sicurezza dei giornalisti e del contrasto all’impunità (relativamente ai crimini commessi contro i giornalisti). L’Italia, in virtù della priorità dedicata a questo tema nelle linee di politica estera nazionali, segue con attenzione questo settore di attività ed è parte del Gruppo di Amici sulla sicurezza dei giornalisti.
Il Settore Comunicazione e Informazione (CI), fondato nel 1990, è diretto a promuovere la “libera circolazione delle idee attraverso la parola e l’immagine”.
Si sviluppa attraverso due programmi intergovernativi: il Programma Internazionale per lo Sviluppo della Comunicazione (IPDC) e il Programma Informazione per Tutti (IFAP).
Il programma del Settore CI si pone tre obiettivi strategici:
- promuovere la libera circolazione delle idee e l’accesso universale all’informazione
- promuovere l’espressione del pluralismo e della diversità culturale nei mezzi di comunicazione e nelle reti mondiali di informazione
- garantire l’accesso universale alle tecnologie ICT.
Nell'ambito della Comunicazione e informazione (CI) l'Unesco attua numerosi progetti su scala interregionale, regionale e nazionale, con fondi extra bilancio, in Africa, negli Stati Arabi, in Asia, nell’area del Pacifico, in America Latina e nei Caraibi. Il Settore collabora con tutte le agenzie delle Nazioni Unite, con agenzie per lo sviluppo bilaterale, agenzie non governamentali internazionali e regionali.