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Protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali

 

Protezione e promozione della diversità delle espressioni culturali

Adottata dalla Conferenza Generale dell'UNESCO il 20 ottobre 2005, la Convenzione sulla protezione e la promozione della  diversità delle espressioni culturali rappresenta una tappa fondamentale nel lungo processo verso la presa di coscienza dell'uguale dignità di tutte le culture e del riconoscimento della diversità culturale come "patrimonio comune dell'umanità". L’Italia l’ha ratificata nel 2007.

Di fronte alla realtà di un mondo globalizzato, l'UNESCO è intervenuta con uno strumento normativo internazionale per difendere la diversità culturale e garantire valore e significato a tutte le espressioni della creatività che riflettono la realtà pluralistica delle nostre società.
Nel testo della Convenzione, risultato di lunghi e laboriosi negoziati fra tutti i 195 Paesi membri dell'UNESCO e ai quali l’Italia ha fornito un valido e costante contributo, la cultura è per la prima volta integrata nel diritto internazionale. Vengono riconosciuti in particolare tre principi fondamentali:
• il riconoscimento della natura specifica dei beni e dei servizi culturali
• l'affermazione del diritto sovrano degli Stati in materia di politica culturale
• la necessità di rafforzare e ridefinire la cooperazione internazionale in particolare con i Paesi in via di sviluppo al fine di accrescere la loro capacità a preservare il loro patrimonio e a promuovere le loro creazioni culturali.

Organi della Convenzione sono la Conferenza delle Parti, che ne costituisce l'organo sovrano e il Comitato intergovernativo composto di 24 rappresentanti di altrettanti Stati membri, eletti dalla Conferenza.

 

 


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