Una societa’ a misura di donna in Etiopia e’ possibile. A scommetterci e’ l’Italia, che ha finanziato un progetto per contrastare l’abbandono scolastico femminile nelle regioni di Afar e Benishangul Gumuz dove, a causa di fattori sociali ed economici, la percentuale di ragazze nelle scuole secondarie e’ tra le piu’ basse del Paese. Il progetto verra’ siglato domani ad Addis Abeba dal ministro locale dell’Istruzione, Fuad Ibrahim, e dal direttore dell’Istituto dell’Unesco per il ‘capacity building’ in Africa (Iicba), Arnaldo Nhavoto, alla presenza dell’ambasciatore italiano, Renzo Mario Rosso.
L’iniziativa, finanziata dalla Cooperazione italiana con un contributo di 500mila dollari, ha una durata di tre anni e prevede attivita’ di sensibilizzazione rivolte a soggetti istituzionali, docenti, leader delle comunita’ locali e alle stesse ragazze sui vantaggi dell’istruzione femminile in termini sociali ed economici. In una comunita’ femminile piu’ istruita, spiegano dalla Cooperazione italiana, si riducono fenomeni come i matrimoni prematuri e la mortalita’ materna e infantile, e si crea un ambiente familiare piu’ adatto anche all’educazione delle future generazioni. Le attivita’, che saranno gestite dall’Iicba con il sostegno del ministero dell’Istruzione, puntano anche alla creazione di una vera e propria struttura di sostegno all’educazione femminile e a sostenere gli alloggi per studentesse nelle due regioni.
Obiettivo del progetto, spiega il direttore dell’Iicba, e’ “permettere che le ragazze e le giovani donne delle regioni emergenti dell’Etiopia raggiungano le condizioni sociali ed economiche per proseguire il cammino verso livelli superiori di istruzione e ottenere una vita migliore”.
(Fonte: AGI)
Etiopia, Italia e Unesco insieme per scuole ‘rosa’
2012-12-20

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